Il basket italiano non gode di buona salute, ormai è risaputo. Giocare con la passione dei tifosi è diventato il passatempo preferito di dirigenti improvvisati e capaci di distruggere storie decennali in piazze dove la palla a spicchi è una vera e propria religione. Ma veniamo a noi che in questo girone dantesco non ci siamo mai stati, non ci siamo e mai ci saremo perché col nostro “000338” non si scherza e con quel “1953” nemmeno. Noi, direte voi, cosa c’entriamo con tutto ciò? La risposta sta in un regolamento che parla chiaro e che è stato scritto quando tutto è bello e tutti sono bravi, cioè in estate. La vincente dei playout di ciascun girone della serie B avente la peggior classifica, dovrà affrontare un concentramento a quattro per decretare un ulteriore retrocessione. I regolamenti vanno rispettati, chiaro, dovrebbe valere per tutti (un po’ meno chiaro) ed ecco che la Malloni P.S.Elpidio con la sua peggior classifica rispetto a Teramo approda agli spareggi. Fin qui parrebbe tutto normale se non fosse per due piccoli grandi particolari: in A2 Siena viene cancellata dalla geografia del basket nazionale per la seconda volta in pochi anni, qualche giorno fa stessa sorte tocca a Reggio Calabria. Motivi? Sempre gli stessi: tesserati non pagati, rate federali non rispettate e così via. Una squadra in meno in A2, una squadra in meno in Serie B e la Federazione cosa fa? Conferma il concentramento ed obbliga quattro società serie, con i conti in ordine, a scannarsi per decretare cosa? Non parlate di retrocessione anzi resti il più lontano possibile da Ferentino questa parola perché la perdente di questo quadrangolare di fine stagione non appena verranno formulati gli organici per i campionati 2019-2020 e constatato l’handicap causato dalla mancanza di squadre sarà immediatamente reinserita in Serie B. Chi lo dice? Sempre il Regolamento Esecutivo grazie all’art.9 comma 7 il quale si pronuncia in questa maniera:
<< Per i Campionati nazionali non professionistici si procederà a compilare un’apposita classificazione delle squadre “riserva” in base, unicamente, ai seguenti principi:
a) la squadra meglio classificata delle retrocesse in ogni girone, ovvero la Società che nell’ultima gara di play-out, di fasi eliminatorie, di spareggi o gare equipollenti, risulti perdente e che per effetto di tale risultato sia retrocessa nella serie o categoria inferiore>>.
Il regolamento è legge ma ancora una volta la regola del buon senso è stata cestinata se non calpestata. A cosa serve far spendere altri soldi a società che fino adesso hanno sostenuto sforzi immani? Ci mettiamo nei panni degli amici di Borgosesia (720 km da Ferentino) e di Crema (600 km), è andata fin troppo bene a noi e Pozzuoli che con due massimo tre ore raggiungiamo l’impianto ciociaro. Come finirà? Finirà con tre squadre salve subito ed una quarta che lo sarà dopo venti massimo trenta giorni. Vogliamo davvero chiamarla retrocessione?
Marco Biagetti
Area Comunicazione Malloni Basket P.S.Elpidio